Milano, via Mecenate 79. Quanto tempo è che non ci passate?

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una poderosa trasformazione del tessuto urbano milanese: nuovi quartieri (City Life) piazze iconiche (Piazza Gae Aulenti) e innumerevoli conversioni di aree ed edifici industriali in poli artistici (Fondazione Prada), commerciali e residenziali.

Le ex officine Caproni, dove dal 1915 al ’50 venivano costruiti biplani e triplani, dopo anni di oblio stanno vivendo una nuova gioventù grazie a Gucci, che nel 2013 ha deciso di iniziare un possente intervento filologico. Quindi restauro, recupero e nuovi elementi architettonici che da fine 2016 ospitano gli uffici meneghini del noto brand, spazi per sfilate, attività grafiche eccetera in uno spazio di circa 35.000 metri quadrati.
Autore dell’operazione è lo studio milanese Piuarch, che ha realizzato ex-novo una torre di 6 piani con elementi in metallo nero e vetro scuro (una scelta cromatica assolutamente coerente con lo stile del contesto industriale) un parcheggio sotterraneo con 300 posti, patii, pareti verdi e giardini diffusi con tanto di certificazione Leed Gold (un programma di certificazione volontaria che promuove un approccio progettuale sostenibile, sviluppato dalla U.S. Green Building Council: il sistema si basa sull’attribuzione di crediti per ogni requisito ).

Il grande hangar di 3.850 metri quadrati, dove una volta venivano assemblati i velivoli Caproni, è stato oggetto di un minuzioso recupero volto a non snaturarne lo spirito: 2.000 mq sono oggi dedicati alle sfilate di moda. Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci ha affermato che “il concept e il design della sede di Milano sono estremamente coerenti con il nuovo capitolo che Gucci ha intrapreso all’inizio dello scorso anno. Questo spazio fortemente contemporaneo, ricavato da una vecchia area industriale, ospiterà un ambiente di lavoro aperto e moderno alla base del concetto di learning organization che stiamo implementando. Diventerà anche uno spazio di scambio culturale, dove presenteremo le collezioni ogni stagione”.

Staremo a vedere se la presenza del prestigioso marchio dalla doppia G sarà capace di trascinare altri creativi, altre eccellenze e se ciò innescherà un volano di rinnovamento e riqualificazione globale che in alcuni ambiti stenta ancora a decollare.

 

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