Potremmo chiamarlo concept che fa tanto figo e che non si capisce mai di che si tratti….ma forse sarebbe più appropriato Boutique del verde dove Boutique non sta per -Luogo dove spendi un botto- ma per -Luogo del buon gusto-.

 

Ecco cos’è Archegonia, piante fiori e buon gusto. Su un pizzo di Piazza Testaccio, a Roma, nasce nel novembre del 2015 da un’idea di Giulia, che dopo aver studiato a Londra garden design e orticoltura, dopo aver lavorato nello splendido Clifton Nurseries, torna a Roma e apre insieme a sua sorella e a due amici questo piccolo corner che sa un po’ di Parigi. “Desideravamo creare uno spazio accogliente, un giardino d’inverno dove le persone si potessero avvicinare senza timore alle piante. Spesso manca una base culturale, c’è paura di non saper scegliere, gestire e mantenere il verde sia dentro casa che su balconi e terrazzi. Anche se alla fine comunque, sono le piante a decidere se vivere o meno, dipende da tanti fattori. Certamente la posizione la luce e il grado di umidità del terreno….ma anche da altri meno sondabili e oggettivi”.

 

Apprezzo le splendide rose e orchidee, poi mi cade l’occhio su vasi e complementi, su sgabelli, libri e piccoli quadri, bottiglie e ciotole, vecchi mobili di recupero. L’arredamento di questa piccola bottega del verde è curatissimo “Prima era una rosticceria, il bellissimo solaio in ferro e voltine di mattoni era verniciato di bianco, racconta Giulia, abbiamo scelto un parquet da Il parquet & Co. di via Guido Reni, mentre per le pareti abbiamo deciso per il cemento, del Cementificio a viale Pinturicchio. I mobili provengono dalle soffitte dei nonni e dai mercatini di antiquariato e di usato”. Tappa annuale di riferimento è Maison Object a Parigi, ma anche escursioni in Belgio e Olanda per ricevere suggestioni su tendenze e contaminazioni internazionali, sia per fiori e oggetti che per la progettazione paesaggistica, curata dall’architetto Sofia Dionisio.

Un’attenzione particolare, quasi affettuosa invece per alcuni fiori insoliti che la grande produzione ignora, per difficoltà di manutenzione o di trasporto. Come il Cosmos o anche i semplici garofani che raramente trovano posto negli espositori dei fiorai…..sono fiori antichi, quasi demodé e forse proprio per questo più desiderabili di altri. La Facelia, nei suoi toni di lilla, è un fiore singolare. Amatissimo dalle api, si utilizza spesso per concimare il terreno: una volta sfiorito, si recide il gambo e si incorpora nel terreno. Ma è talmente bello che meriterebbe una vita più dignitosa.

Alcuni di questi fiori più rari vengono coltivati direttamente nel terreno che Giulia ha accanto alla sua casa di campagna dove vive abitualmente, non che miri a diventare produttore…ma questo fatto di coltivarli direttamente posso capire che dia un gusto particolare. Un po’ come quando stacchiamo il limone dall’albero in terrazza….

 

Insomma, Archegonia merita una visita, ma anche due. Per acquistare dei fiori, un vaso insolito, per dei suggerimenti…. “Testaccio è un quartiere meraviglioso, eterogeneo; qui passa l’attore, la signora con le ciavatte, il giovane squattrinato, la vecchina con il carrello della spesa, il radical chic, il fumato. La gente entra, a volte si siede e chiacchiera, chiede informazioni, la vita si mescola ai profumi e ai colori dei fiori”.

 

 

 

 

 

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